Leucemia mieloide acuta: Vidoza

Novità nel trattamento della leucemia mieloide acuta: Vidoza

L’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) ha approvato Vidaza ( Azacitidina ) nel trattamento dei pazienti adulti con leucemia mieloide acuta ( LAM ) e blasti midollari superiori a 30%, non-eleggibili al trapianto di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ).

La leucemia mieloide acuta è una rara e grave forma di tumore ematologico; si sviluppa dal midollo osseo e tende a progredire velocemente a causa della rapida crescita dei progenitori ematopoietici anomali che si accumulano nel midollo osseo e interferiscono con la normale produzione delle cellule del sangue.
In Italia i dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori ( AIRTUM ) stimano poco più di 2.000 nuovi casi di leucemia mieloide acuta ogni anno.

La malattia, caratterizzata da prognosi infausta, colpisce in prevalenza pazienti di età media alla diagnosi di 68 anni, i quali in molti casi risultano non-eleggibili al già di per sé limitato numero di opzioni terapeutiche. ( CONTINUA )

Leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria con mutazioni di FLT3-ITD: Quizartinib

Congresso EHA: Quizartinib aumenta la sopravvivenza complessiva rispetto alla chemioterapia nei pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria con mutazioni di FLT3-ITD

Nel corso del Meeting dell’European Hematology Association ( EHA ) sono stati presentati i risultati dello studio pilota di fase III QuANTUM-R.
Con una riduzione del 24% del rischio di mortalità, il trattamento con Quizartinib in monoterapia prolunga significativamente la sopravvivenza complessiva ( 6.2 mesi ) rispetto alla chemioterapia di salvataggio ( 4.7 mesi ) nei pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria con mutazioni FLT3-ITD, dopo il trattamento di prima linea.
La probabilità di sopravvivenza a 1 anno è stata stimata al 27% per i pazienti trattati con Quizartinib rispetto al 20% per i pazienti trattati con chemioterapia di salvataggio. ( CONTINUA )